CONTINUITÀ DI RISULTATI!

L'odierna vittoria per 2 a 1 contro la FAO mette in evidenza come la quarta vittoria consecutiva, in questa serie B della AICS ROMA CUP, sia il frutto di un'organizzazione di squadra che consente a tutti i componenti di essere utili ed importanti; senz'altro essenziali i due assist di Marco Dosa, notevole la rete di Franco Gesualdi, ma sugli scudi è Mimmo Lipari, autore del gol vittoria.
Mimmo, oltre ad essere una grandissima persona, è capace di dare un contributo alla causa con grande umiltà: sempre presente, compatibilmente con gli acciacchi che lo perseguitano, ha sempre accettato la panchina senza frapporre difficoltà e, quando è sceso in campo, ha sempre inciso sulla partita in corso.

Mimmo è l'icona di quanto si stia facendo bene nella squadra del presidentissimo Michele Pulcini.

Un sole primaverile accoglie al campo De Rossi le due squadre.
La FAO, in maglietta azzurra e pantaloncini blu, si presenta al campo con 11 elementi soltanto.
Gli Ingegneri Roma Calcio, in maglia granata e pantaloncini bianchi, schierano De Iorio, Pinti, Trovarelli, Marchione, La Fauce, Calbi, De Santis, Tomassi, Gesualdi, Vallerotonda e Dosa.
I padroni di casa prendono subito le redini dell'incontro e si installano nella metà campo avversaria, lasciando agli avversari solo qualche lancio lungo verso le punte, ma che non genera alcuna situazione pericolosa per la porta difesa da De Iorio, a causa della squalifica di Miranda.
L'assenza, anche questa per squalifica, di Tavani a centrocampo, viene compensata da una gagliarda prestazione di Tomassi, ma tutta la squadra si muove bene e, se le si vuole muovere una critica, manca un po' di cattiveria in più negli ultimi 16 metri.
Le occasioni fioccano, ma la palla non entra: clamoroso il palo interno colpito da Vallerotonda, da schema perfettamente eseguito con Gesualdi da calcio d'angolo.
Gli avversari, spesso in chiara difficoltà, usano le maniere forti per fermare gli avversari, costringendo il direttore di gara ad estrarre il cartellino giallo per sanzionare gli interventi più ruvidi.
Il primo tempo della partita sembra avviato a chiudersi sullo 0 a 0 quando l'arbitro comanda un recupero di 2 minuti; ma la concentrazione degli ingegneri sulla partita non viene meno neanche in questa fase, così da portarsi in vantaggio.
Lancio lungo dalle retrovie verso la testa di capitan Dosa, che spizza la palla verso l'accorrente Gesualdi che controlla la sfera e la scaglia prepotentemente verso la porta avversaria; l'intervento non impeccabile dell'estremo difensore non impedisce al pallone di terminare in fondo alla rete.

Nello spogliatoio Mister Placidi richiama la sua squadra ad un maggior agonismo per venire a capo di un incontro fin lì dominato.

Al ritorno sul manto di gioco, forse complice anche il vento che spira alle spalle della FAO, il possesso di palla è più equilibrato, ma, mentre sul taccuino del cronista non si annotano particolari occasioni per gli ospiti, i padroni di casa giungono ripetutamente a creare pericoli verso la porta avversaria.
Gli ingegneri cambiano i due esterni difensivi, con l'ingresso di Feyles e Chimenti rispettivamente al posto di Pinti e di La Fauce.
Il canovaccio della partita non cambia, con gli ingegneri che non riescono a aumentare il vantaggio per l'imprecisione nelle conclusioni, mentre gli attacchi degli azzurri generano solo alcune mischie in area di rigore, sempre risolte dai difensori.
Al 25' si registra l'ingresso di Lipari al posto di De Santis e, per la gioia degli spettatori, cominciano i fuochi d'artificio.
I granata costruiscono una limpida occasione da gol con Dosa che mette Calbi solo davanti al portiere avversario. Il tiro dell'ala termina addosso all'estremo difensore in uscita bassa; neanche la respinta viene ribadita in rete.
Come insegna la saggezza popolare, a gol mancato segue gol subito.
La FAO si procura una punizione dal limite dell'area; il tiro ad effetto a rientrare passa sul lato interno della barriera e termina lemme lemme in rete a fil di palo, nonostante il tuffo del portiere.
Nonostante l'immeritata segnatura subita, gli ingegneri non si scompongono e ritornano ad attaccare; un minuto dopo la rete subita, ritrovano il vantaggio.
Palla difesa al limite dell'area da Dosa che, come al solito, richiama intorno a sé un nugolo di difensori; passaggio illuminante all'ormai libero da marcature Lipari e palla scagliata con violenza in rete nel set opposto. Solo gol d'autore nel reportorio dell'emule del "divin codino", dopo la rete direttamente da calcio d'angolo nella semifinale con ASD ROMA CAPITALE.
L'ingresso di Fiasconaro al posto di Vallerotonda serve a dare maggiore forza difensiva al centrocampo granata, per contenere gli ultimi disperati tentativi di raggiungere in extremis un nuovo pareggio da parte della FAO.
I quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara trascorrono senza eventi significativi e non c'è neanche il tempo per l'ingresso in campo di Aprati, al rientro dopo un lungo infortunio.

Questa vittoria contro la più immediata inseguitrice scava un solco nella classifica, portando a 5 punti il vantaggio sulla più diretta inseguitrice, i cugini di Ingegneri Roma 3, quest'anno allenati dall'ex Mister Cappioli ed a 6 su FAO (che però deve recuperare l'incontro con Roma Capitale) e su ALKPAD APS UNITED, entrambe, però, svantaggiate nello scontro diretto.
Insomma, una vittoria nella prossima partita contro gli ARCHITETTI PIANIFICATORI ROMA, dell'ex Alessio Paulizzi, e concomitanti risultati favorevoli nelle altre gare, potrebbe già sancire matematicamente il primo posto nel girone.
Un primo posto che, però, non fornisce alcun particolare vantaggio per la conquista della coppa, in quanto serve solo a definire gli accoppiamenti dei quarti di finale.
Quello che conta è la continuità di risultati e prestazioni, l'unica garanzia per concorrere alla vittoria finale, e la disponibilità dei componenti del gruppo, come fulgidamente esemplificato da Mimmo Lipari.